FABIO TAMBURINI, ENRICO MENTANA E ASSOCIAZIONE NIHON HIDANKYŌ TESTIMONI DEL TEMPO ALL’ACQUI STORIA CARLO DEGLI ESPOSTI PREMIO LA STORIA IN TV FRANCESCO TRANIELLO PREMIO ALLA CARRIERA IL PREMIO INVITA IL PUBBLICO ALLA GIORNATA CONCLUSIVA
Grande attesa per la cerimonia di premiazione della 58ª edizione del Premio Acqui Storia, organizzata dal Comune di Acqui Terme Assessorato alla Cultura con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, in programma Sabato 18 Ottobre p.v. alle ore 17.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti. Sarà condotta da Roberto Giacobbo, giornalista, docente universitario, conduttore ed autore televisivo di programmi di successo quale “Freedom – Oltre il confine”.
Il Premio, con grande orgoglio, annuncia le personalità che riceveranno i riconoscimenti speciali.
Il Premio Testimone del Tempo dell’Acqui Storia 2025, per questa edizione sarà conferito a Fabio Tamburini, a Enrico Mentana e all’Associazione Nihon Hidankyō, l’organizzazione giapponese che rappresenta i sopravvissuti (noti come hibakusha) dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki, della quale si fa portavoce il sig. Masashi Ieshima.
Con il conferimento del Premio Testimone del Tempo a Fabio Tamburini si intende riconoscere il valore di un giornalista che ha saputo unire competenza economica e sensibilità culturale, trasformando l’informazione in uno strumento di comprensione critica del presente. La sua lunga esperienza, segnata da una costante attenzione all’etica professionale e alla chiarezza comunicativa, lo rende una voce capace di illuminare i grandi processi economici e sociali che caratterizzano la nostra epoca. Attraverso il suo impegno editoriale e la sua autorevole presenza nel panorama mediatico, Tamburini ha contribuito a rafforzare la coscienza civile, offrendo chiavi di lettura indispensabili per orientarsi nelle trasformazioni del nostro tempo. Fabio Tamburini, nato a Milano nel 1954 e laureato in Giurisprudenza, è una delle firme più autorevoli del giornalismo economico italiano. Dopo gli inizi al mensile Espansione, ha lavorato per testate di primo piano come Milano Finanza, La Repubblica e Il Mondo, affermandosi come inviato e analista capace di coniugare rigore e chiarezza espositiva. Ha diretto l’agenzia Radiocor e Radio 24, è stato vicedirettore dell’ANSA e, dal 2018, guida come direttore responsabile Il Sole 24 Ore, confermando il suo ruolo centrale nell’informazione economica e finanziaria del Paese. Accanto all’attività giornalistica, ha svolto incarichi accademici presso le Università di Napoli Federico II, Parma e la LUISS, e ha pubblicato diversi saggi che indagano la realtà economica italiana e internazionale.
Il Premio Testimone del Tempo viene consegnato a Enrico Mentana per la sua costante, appassionata presenza nel panorama informativo italiano, segnata da un impegno incessante nella ricerca della verità e della chiarezza. Testimone del tempo per vocazione e professione, Enrico Mentana è tra i protagonisti più popolari del giornalismo televisivo italiano. La precoce “passionaccia” – titolo di un suo libro famoso – per l’informazione libera e giusta, lo ha portato a 25 anni alla Rai, nella redazione esteri del Tg1, del quale è stato inviato e conduttore fino a quando ha fondato il Tg5 che ha diretto per 13 anni. Creatore e conduttore di “Matrix”, con servizi esclusivi che hanno fatto epoca, poi direttore editoriale di Mediaset, si dimise “per una scelta di dignità” in polemica con le decisioni dell’azienda. Da quindici anni è il direttore del TG La7 e di seguitissimi Speciali e Maratone giornalistiche per scandagliare i fatti nazionali e internazionali che cambiano il mondo. La “passionaccia” mantiene forte la sua “voglia matta di capire, prima ancora che di spiegare”.
Il Premio Acqui Storia intende rendere omaggio all’Associazione Nihon Hidankyo, voce collettiva dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, per il coraggio, la dignità e la perseveranza con cui ha
custodito e trasmesso la memoria della tragedia atomica. L’organizzazione giapponese Nihon Hidankyō, che rappresenta i sopravvissuti (noti come hibakusha) dei bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki e lotta per l’abolizione delle armi nucleari, è stata costituita nel 1956. Dopo essere stata candidata al premio Nobel per la pace dall’IPB negli anni 1985, 1994 e 2015, lo ha infine ottenuto nel 2024 «per i suoi sforzi volti a realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate». Dal 1956, Nihon Hidankyo rappresenta non soltanto gli Hibakusha del Giappone, ma anche tutte le vittime dei test nucleari, impegnandosi a difendere i loro diritti e a sensibilizzare le coscienze del mondo sulle devastanti conseguenze umanitarie delle armi nucleari. Attraverso le testimonianze dirette dei sopravvissuti, dei quali si fa portavoce il sig. Masashi Ieshima, l’Associazione ha trasformato il dolore in responsabilità, la memoria in impegno civile, contribuendo a un’opera di educazione universale che ha dato voce alle vittime e monito alle generazioni future. Con il motto “No more Hibakusha”, Nihon Hidankyo ha saputo unire il ricordo del passato alla speranza di un futuro libero dalla minaccia atomica, incarnando pienamente lo spirito del Premio Testimone del Tempo, che riconosce a donne, uomini e comunità il valore di essere custodi e narratori della storia vissuta.
Il Premio Speciale La Storia in TV andrà a Carlo Degli Esposti, produttore che ha saputo trasformare la narrazione televisiva in un autentico strumento di divulgazione culturale. Attraverso la sua visione e il suo impegno con Palomar, ha dato vita a opere che hanno coniugato qualità artistica e fedeltà storica, portando sul piccolo schermo pagine complesse del nostro passato in forme capaci di appassionare e coinvolgere il grande pubblico. Il suo lavoro rappresenta un esempio virtuoso di come il linguaggio televisivo possa farsi veicolo di memoria collettiva e consapevolezza civile, contribuendo a rendere la storia accessibile e viva per tutti. Carlo Degli Esposti è nato a Bologna il 9 dicembre 1953. Dopo un’iniziale militanza politica nel gruppo Lotta Continua, si trasferisce a Roma nel 1972, dove intraprende la carriera giornalistica. Negli anni successivi, si avvicina al mondo cinematografico e, a metà degli anni Ottanta, fonda la casa di produzione Palomar, specializzandosi inizialmente nel settore documentaristico. Nel 1992, viene eletto amministratore unico di Cinecittà, incarico che ricopre fino alla fine degli anni Novanta. Successivamente, si dedica alla realizzazione seriale de Il commissario Montalbano, serie di grande successo che ha contribuito a consolidare la sua reputazione nel panorama audiovisivo italiano. Oltre a Montalbano, ha prodotto numerosi altri progetti di successo, tra cui Il giovane favoloso, La paranza dei bambini e Volevo nascondermi. Nel 2024, è stato insignito del Cariddi d’Oro alla Carriera al Taormina Film Festival, riconoscimento che celebra il suo contributo significativo al cinema e alla televisione italiani.
Il Premio Speciale alla Carriera sarà conferito a un insigne storico di rilievo nel panorama accademico italiano, il professor Francesco Traniello per il suo straordinario contributo alla storiografia italiana, caratterizzato da un rigoroso impegno scientifico e da una profonda attenzione alla storia culturale e politica del cattolicesimo italiano tra Ottocento e Novecento. La sua attività di ricerca, unita a un’intensa attività didattica e editoriale, ha arricchito il panorama storiografico nazionale, offrendo nuovi strumenti interpretativi per comprendere le trasformazioni politiche e sociali del nostro Paese. La sua dedizione alla ricerca e alla formazione delle nuove generazioni di storici lo rende una figura di riferimento imprescindibile nel panorama accademico italiano. Francesco Traniello, nato a Milano nel 1936, è una delle figure più autorevoli nel panorama della storiografia italiana. Laureato in Lettere all’Università di Pisa e diplomato alla Scuola Normale Superiore nel 1958, ha iniziato la sua carriera accademica come libero docente di Storia del Risorgimento dal 1966. Ha insegnato Storia moderna e contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e, successivamente, Storia dei rapporti tra Stato e Chiesa alla Facoltà di Scienze Politiche di Torino. Dal 1973 è stato professore straordinario e poi ordinario di Storia della Chiesa, per poi assumere la cattedra di Storia Contemporanea nella stessa facoltà, dove è attualmente professore emerito. È socio corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Torino e presidente del Comitato scientifico della Fondazione Michele Pellegrino. Dal 1998 dirige la rivista Contemporanea, edita da Il Mulino, dedicata alla storia dell’Ottocento e del Novecento. I suoi studi si sono concentrati sulla cultura cattolica e sui movimenti politici cristiani tra Ottocento e Novecento, sull’organizzazione amministrativa dello Stato unitario e sulla storia della Chiesa negli ultimi due secoli. Tra le sue opere principali figurano Società religiosa e società politica in Antonio Rosmini (1964), Città dell’uomo. Cattolici, partito e Stato nella storia d’Italia (1990), Cultura cattolica e vita religiosa tra Ottocento e Novecento (1991), Stato e Chiesa in Italia. Le radici di una svolta (2009) e Il Risorgimento disputato (2011).
Un particolare riconoscimento andrà all’Istituto Alcide Cervi, da sempre in prima fila con la ricerca scientifica e la promozione culturale, nel campo della storia delle campagne, delle lotte democratiche e dei valori antifascisti alla base della nostra Repubblica. Il Premio Acqui Storia conferisce il riconoscimento “Il Coraggio della Libertà” all’Istituto Alcide Cervi per l’opera instancabile di conservazione e valorizzazione della memoria della Resistenza e della famiglia Cervi, simbolo universale di sacrificio, giustizia e libertà. Attraverso attività di ricerca, divulgazione e formazione rivolte alle nuove generazioni, l’Istituto ha saputo trasformare una storia familiare in un patrimonio civile e culturale condiviso, mantenendo vivo il messaggio dei sette fratelli Cervi e di chi, come loro, lottò contro l’oppressione e la dittatura. L’impegno costante nel diffondere i valori di democrazia, solidarietà e partecipazione rende l’Istituto Alcide Cervi una testimonianza esemplare di come la memoria del passato possa essere forza viva per il presente e guida per il futuro. Con questo riconoscimento, il Premio Acqui Storia intende sottolineare il ruolo fondamentale dell’Istituto quale presidio di libertà, cultura e coscienza civile.
Il Premio Acqui Storia intende altresì rendere omaggio a Tuttolibri de La Stampa, supplemento che dal 1975 rappresenta uno dei luoghi più prestigiosi e riconosciuti del panorama culturale italiano, nel cinquantesimo anniversario della sua nascita, consegnando alla dottoressa Francesca Sforza, nota penna de La Stampa e responsabile del supplemento culturale Tuttolibri, il riconoscimento del Premio, in rappresentanza di un’intera redazione che da cinquant’anni contribuisce alla crescita civile e intellettuale del Paese con coerenza, passione e apertura, mantenendo vivo il dialogo tra memoria, attualità e futuro. In cinque decenni di attività, Tuttolibri ha saputo coniugare l’approfondimento critico con la capacità di avvicinare un pubblico vasto e variegato ai grandi temi della letteratura, della storia, del pensiero contemporaneo e dell’attualità editoriale. Grazie a un costante impegno nella valorizzazione del libro e della lettura, e attraverso la voce di firme illustri del giornalismo e della critica, Tuttolibri ha offerto ai lettori uno spazio di confronto libero e autorevole, diventando una palestra intellettuale che ha contribuito alla formazione civile e culturale di intere generazioni. La sua attenzione alla qualità della scrittura, l’apertura verso il dialogo internazionale, la capacità di tenere insieme la dimensione divulgativa con quella di più alto rigore scientifico e letterario, hanno fatto di Tuttolibri non soltanto un osservatorio privilegiato della cultura italiana ed europea, ma anche un indispensabile ponte tra il mondo degli autori e quello dei lettori. Per aver custodito e rinnovato in cinquant’anni il valore del libro come strumento di crescita e di libertà, e per il ruolo insostituibile svolto nella diffusione della conoscenza storica e letteraria, il Premio Acqui Storia conferisce con gratitudine e ammirazione il proprio riconoscimento a Tuttolibri de La Stampa.
Comune di Acqui Terme
Ufficio Cultura – Premi Letterari
Piazza Levi, 12 – 15011 Acqui Terme – AL
Tel: +39 0144 770 300