ASPETTANDO L’ACQUI STORIA: IL NUOVO FORMAT PROPONE UN COINVOLGENTE VIAGGIO DIVULGATIVO
Le giornate conclusive del Premio offrono una pluralità di eventi che mirano a introdurre la cerimonia di premiazione del Premio Acqui Storia: quest’anno gli eventi si presentano diversificati nel genere, una combinazione di approfondimenti culturali, musica, archeologia, cinematografia, teatro, tutti appuntamenti che hanno la storia come denominatore comune, in tutte le sue accezioni e permettono di coinvolgere fasce di pubblico eterogeneo.
Il Premio Acqui Storia apre le porte a una serie di appuntamenti propedeutici alla serata finale, una combinazione di proposte che ha lo scopo di scrivere una pagina nuova per il Premio. Questa kermesse coinvolge artisti e cultori di storia che contribuiscono a creare un’atmosfera coinvolgente e di alto livello, capace di catturare l’attenzione del pubblico e di elevare la manifestazione a un evento di caratura internazionale. La partecipazione a tutti gli eventi è gratuita.
Il programma prevede, per il pomeriggio di sabato 12 ottobre, alle ore 18:00 presso la Sala Conferenze Ex Kaimano (location variata a causa dei recenti sbalzi climatici) l’esibizione del Coro Femminile di Argostoli (Cefalonia), invitato dal Premio Acqui Storia per commemorare, insieme alla Città di Acqui, l’eroismo dimostrato dal popolo greco di Cefalonia durante i tragici eventi della Resistenza che ha visto il popolo greco e il popolo italiano uniti nella comune missione della guerra di liberazione. Il Coro prevede altresì un’esibizione dedicata alle scuole secondarie di primo grado, nelle rispettive sedi, programmata per la mattinata di venerdì 11 ottobre (alle ore 9.00 presso la Scuola Secondaria Bella e alle ore 10.15 presso la Scuola Secondaria G. Monteverde). Il Premio Acqui Storia fu istituito nel 1968 per ravvivare e onorare il ricordo della Divisione Acqui e del suo sacrificio, consumatosi nel settembre 1943 nelle isole ioniche di Cefalonia e Corfù: l’eccidio avvenuto per opera dei Tedeschi nella grande isola di Cefalonia tra il 15 ed il 24 settembre 1943 con i caduti della “Divisione Acqui” non solo nel nome, ma nel ricordo e nel cuore, colpì la nostra città. La gloriosa Divisione che portava il nome di Acqui era e resta un simbolo di valore, di fedeltà alla Patria, di eroismo. L’8 settembre 1989 venne ufficialmente consacrato il gemellaggio tra la città di Argostoli (capitale dell’isola di Cefalonia) ed Acqui Terme, in memoria di quei sopravvissuti al massacro della Divisione Acqui che si unirono alla Resistenza greca.
Il Premio Acqui Storia dedica, nella giornata di giovedì 17 ottobre, un momento di riflessione a uno dei periodi cupi del secolo scorso: lo spettacolo teatrale Ausmerzen di Marco Paolini, prodotto dal Teatro della Cooperativa con adattamento, regia, scena e costumi Renato Sarti, che sarà proposto agli Istituti Superiori giovedì 17 ottobre alle ore 10,00 presso il Teatro Ariston, uno spettacolo che vuole essere un percorso formativo di approfondimento e di riflessione. Il Premio ha programmato una replica serale dello stesso spettacolo, giovedì 17 ottobre alle ore 21.00 sempre presso il Teatro Ariston in modo da offrire l’opportunità a tutto il pubblico di partecipare all’evento. Ausmerzen affronta la storia di uno sterminio non a tutti noto, prima e dopo Auschwitz, nel quale era annidato il Dna di ogni soppressione di creature umane difettose, indifese, vite indegne di essere vissute». Marco Paolini si immerge in quelle tenebre e il suo racconto porta in piena luce il modello nascosto dell’eliminazione dei deboli. “Ausmerzen ha un suono dolce e un’origine popolare. È una parola di pastori, sa di terra, ne senti l’odore. Ha un suono dolce ma significa qualcosa di duro, che va fatto a marzo. Prima della transumanza, gli agnelli, le pecore che non reggono la marcia, vanno soppressi… ” Questa è la storia di uno sterminio di massa conosciuto come Aktion T4. T4 sta per Tiergartenstraꞵe numero 4, un indirizzo di Berlino. Durante Aktion T4 sono stati uccisi e passati per il camino circa trecentomila esseri umani classificati come vite, “vite indegne di essere vissute”… “Cominciarono a morire prima dei campi di concentramento, prima degli zingari, prima degli ebrei, prima degli omosessuali e degli antinazisti e continuarono a morire dopo, dopo la liberazione, dopo che il resto era finito” (cit. Marco Paolini). Paolini, con profonda sapienza teatrale, fa comprendere in maniera limpida e cristallina come l’eugenetica, che perseguiva l’igiene razziale, con la sterilizzazione prima e l’eliminazione fisica dopo, fu uno degli elementi che favorirono la nascita del nazismo e non il contrario. Il razzismo esisteva da sempre, ma alla fine dell’Ottocento cercava una conferma razionale in una scienza che diventava, nel nazismo, eugenetica di Stato, a tutela della “parte buona” della popolazione. E i medici tedeschi, che vi aderirono in modo rilevante, non dovevano più curare ma “difendere i geni sani” ed espellere i “deboli” e i “contaminatori della razza”. Renato Sarti (Teatro della Cooperativa) ha voluto portare Ausmerzen al Teatro della Cooperativa e ha accolto con grande entusiasmo la proposta di Marco Paolini di occuparsi personalmente dell’adattamento, considerandola un’ottima occasione per cimentarsi con uno dei suoi lavori più interessanti e profondi e per aggiungere un ulteriore tassello al suo percorso teatrale di ricerca, di studio e di approfondimento sui temi legati alla grande Storia del secolo passato e soprattutto alla Seconda Guerra Mondiale. Al suo fianco sul palco ci sarà Barbara Apuzzo, attrice affetta da artrogriposi, un’amica che ha frequentato il loro teatro fin dagli inizi e che con la sua voce, il suo corpo e la sua presenza fisica renderà ancor più chiaro il messaggio di Ausmerzen.
Gli eventi proseguiranno nella giornata di venerdì 18 ottobre alle ore 10.00 presso il Teatro Ariston, Piazza Matteotti, con un ospite d’eccezione: l’Archeologo e Egittologo Zahi Hawass, affiancato in questo excursus storico dal noto divulgatore scientifico Roberto Giacobbo, terrà una lectio magistralis destinata agli studenti degli Istituti di Istruzione Superiore del territorio, ma aperto anche a tutto il pubblico che potrà intervenire, sull’argomento “Cleopatra e la Valle delle Mummie d’Oro”. Un momento dedicato alla storia antica: nel marzo del 1996 un gruppo di archeologi condotti dal Dr. Zahi Hawass hanno avviato gli scavi nell’area desertica a circa 6 km da El-Bawiti, a sud del tempio di Alessandro Magno. La scoperta, si racconta, si deve a un mulo rimasto impigliato in un buco con una zampa. Scavarono in quattro punti ognuno dei quali rivelò una tomba contenente corpi imbalsamati, letteralmente affastellati. Le mummie, ricoperte d’oro e ricche di decorazioni, sono in ottimo stato di conservazione. Tra queste, il corpo imbalsamato di una madre che stringe al petto quello del figlio. Accatastati in quelle che probabilmente erano tombe di famiglia, si rinvennero 142 mummie attorniate da scarabei, collane, orecchini di corniola, braccialetti d’argento e accompagnate da immagini del dio della fertilità, Bes e si dice che ce ne possano essere fino a 10.000 in quella che è la più grande necropoli dell’Egitto. Ulteriori indagini eseguite nel maggio del 2000, alcune delle quali riprese in diretta dalle telecamere di un noto canale televisivo, portarono alla luce la sepoltura di Djedkhonsuefankh, famoso personaggio della XXVI Dinastia, molto conosciuto dagli storici e dagli archeologi che lo hanno cercato per decenni. Poiché gli scavi continuano, l’area è spesso preclusa al pubblico, ma è probabile che il sito denominato “Valle delle Mummie” diventi nell’immediato un grande museo all’aperto.
Nella stessa mattinata, Adam Gidwitz, lo scrittore americano vincitore del Premio Acqui Storia Sezione Ragazzi con il volume La leggenda dei tre bambini magici e del loro cane santo, Giuntina Edizioni, incontrerà le scuole secondarie di primo grado presso la sala conferenze della Scuola Secondaria G. Monteverde in Via San Defendente 29 alle ore 8,15 e presso la sala conferenze della Scuola Secondaria Bella in Via B. Salvadori alle ore 10,15. L’Autore presenterà il suo volume e dialogherà con gli studenti, con la gentile collaborazione del dottor Matteo Colombo, traduttore di professione.
Nel pomeriggio di venerdì 18 ottobre alle ore 14.00, sempre presso il Teatro Ariston, avrà luogo il tradizionale incontro degli Autori vincitori con il pubblico.
Nella serata di venerdì 18 ottobre alle ore 21.00 il pubblico è invitato alla première del film Servitori di storie, il nuovo cortometraggio distribuito da Sciarada e scritto da Valerio Marcozzi, con un cast di attori, anima e volto della produzione, quali Giuseppe Diano, Barbara Eforo, Diego Casale, Federico Clerico, Andrea Robbiano e Valentina Reggio. Il film racconta la storia di Beppe, un libraio rassegnato: da mesi i franchising e l’e-commerce lo stanno riducendo al fallimento. Un giorno, fa il suo ingresso nella libreria una donna misteriosa: non parla, comunica solo attraverso il suo block-notes. Chiede a Beppe un libro a lui sconosciuto. Eppure, tra gli scaffali, lo trova. Tutte le sue pagine sono bianche. Tutte tranne una. La sua lettura trasporta Beppe dentro la storia di un pirata, di un mago e di un collezionista di maniglie. Qualcosa nella storia si è rotto, esattamente come nella vita di Beppe. Toccherà a lui aggiustarlo, e nel frattempo, aggiustarsi (https://www.facebook.com/servitoridistorie).
Valerio Marcozzi, nasce il 12 marzo 1983 di Acqui; laureato in informatica, regista e specializzato in effetti visivi. Da sempre nutre il concetto di trasformare la fantasia e la creatività personale in emozioni, da trasmettere a chi guarda le sue creazioni, fonda così la sua azienda “Valerio Marcozzi Visual Communication”. Cresce in ambito lavorativo collaborando con diversi professionisti del settore cinematografico nella realizzazione di spot tv, effetti visivi per produzioni, progetti di comunicazione e cortometraggi. Crea progetti educativi per le scuole, insegna nelle scuole primarie e secondarie che “tutto ciò che puoi immaginare è reale” attraverso il cinema e realizza workshop dedicati al pubblico adulto. Tra i suoi lavori più importanti c’è “Il Fabbricante di Scintille” pluripremiato in molti festival italiani. Nel 2022 fonda l’associazione DiOGniArte APS con l’obiettivo di promuovere l’arte in tutte le sue forme. Grazie a questa iniziativa, ha creato “Corte dei Corti Film Festival”, rassegna cinematografica itinerante nel Monferrato dedicata ai cortometraggi italiani, di cui è il direttore artistico. Il festival ha rapidamente guadagnato riconoscimento, diventando un appuntamento importante per registi, produttori e appassionati di cinema.
La produzione è stata realizzata con il sostegno di Rotary Club di Acqui Terme, Lions Club di Acqui Terme, Pompe Garbarino S.p.A., Alice Tirri – Tirri S.r.l., con il patrocinio del Comune di Acqui Terme, Comune di Alessandria, Comune di Bergeggi, Regione Piemonte, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo, Associazione Nazionale Bersaglieri Sezione “E. Franchini”, con il sostegno di Fondazione Film Commission Torino-Piemonte.
Gli eventi culmineranno nella cerimonia di premiazione della 57 edizione del Premio Acqui Storia che si terrà sabato 19 ottobre p.v. alle ore 17.00 presso il Teatro Ariston di Acqui Terme, Piazza Matteotti. Sarà condotta da Roberto Giacobbo, giornalista, docente universitario, conduttore ed autore televisivo di programmi di successo quale “Freedom – Oltre il confine”.